Sara De Santis - Metamorfosi


Sara De Santis è una musicista e artista visiva di 23 anni, originaria di Roma. Si è formata in fotografia progettuale allo SpazioLabò di Bologna, e la sua esperienza nel campo artistico è stata guidata da una costante esplorazione dei simboli che permeano la vita quotidiana, attraverso cui cerca di cogliere il significato nascosto dietro gli oggetti, di tradurre il linguaggio visivo in narrazioni profonde e riflettere sulle dinamiche umane che forgiano il tessuto della nostra esistenza.

Nel corso della sua formazione, Sara ha imparato che raccontare per immagini non è solo un modo di vedere, ma un modo di pensare: ogni scatto suggerisce un frammento, una storia, un ricordo. Una parte fondamentale della vita di Sara e della sua ispirazione è anche la musica: da chitarrista, la ricerca dell’armonia è predominante nella sua poetica visiva.  

Le fotografie sono silenzi pieni, in cui il  sonoro diventa un’estensione del visivo, o viceversa,  influenzando il modo in cui Sara percepisce, compone e racconta.

Il racconto di Metamorfosi nasce dalla volontà di esplorare lo stretto legame tra memoria e trasformazione dei luoghi d’infanzia dell’autrice. Sara parte da immagini scattate quando lei era piccola, di istanti catturati con lo scopo di imprimere un’emozione, le sovrappone su fotografie nuove, alla ricerca di sensazioni parlanti, plasmati dal ricordo.

Ogni composizione appartiene ad un tempo interiore, quello in cui si guarda non solo per vedere, ma per ricordare. Sono immagini che hanno a che fare con l’attesa, con la distanza, con quel tipo di silenzio che esiste solo nei luoghi che abbiamo abitato da piccoli.

La dicotomia tra colore e bianco e nero è significativa: per Sara, il colore rappresenta l’energia, la vivacità e l’intensità percettiva dell’infanzia, quella capacità di assorbire ogni dettaglio con meraviglia e stupore. L’intento non è semplicemente confrontare passato e presente, ma creare un dialogo tra due tempi che abitano lo stesso spazio. Il bianco e nero restituisce una visione più quieta, matura, a volte disincantata.

L’essere umano cambia in funzione dei luoghi e questi si plasmano sotto l’influsso delle sensazioni che si depositano dal transito delle persone. La fotografa cattura questo senso transitorio di territori emotivi che definiscono lei, ma anche gli spazi che ha abitato, vissuto. L’invito di Sara è quindi quello di riflettere sul legame tra passato e presente e celebrare la bellezza intrinseca delle esperienze passate, misurando l’impatto duraturo su di sé.








Sara De Santis - Metamorfosi


Sara De Santis is a 23-year-old musician and visual artist from Rome. She studied photography at SpazioLabò in Bologna, and her artistic journey has been driven by a constant exploration of the symbols that permeate everyday life. Through this exploration, she seeks to capture the hidden meaning behind objects, translate visual language into profound narratives, and reflect on the human dynamics that shape the fabric of our existence.

During their studies, Sara learned that storytelling through images is not just a way of seeing, but a way of thinking: each shot suggests a fragment, a story, a memory. Music is a fundamental part of Sara’s life and inspiration: as a guitarist, the search for harmony strongly influences her visual poetics. Her photographs are filled with silence, where sound becomes an extension of the visual—or vice versa—shaping how Sara perceives, composes, and narrates.

The Metamorfosi project was born from the desire to explore the close connection between memory and the transformation of the places from the artist’s childhood. Sara starts with photographs taken when she was little—moments captured to preserve an emotion—and overlays them onto new images in search of evocative sensations shaped by memory.

Each composition belongs to an inner time, one in which we look not just to see, but to remember. These are images that speak of waiting, of distance, of that kind of silence that exists only in the places we inhabited as children.

The dichotomy between color and black and white is significant: for Sara, color represents the energy, liveliness, and perceptual intensity of childhood—the ability to absorb every detail with wonder. The aim is not simply to contrast past and present, but to create a dialogue between two timeframes inhabiting the same space. Black and white offers a quieter, more mature, sometimes disenchanted view.

Human beings change in relation to places, which in turn are shaped by the feelings left behind by those who pass through. The photographer captures this transient sense of emotional territory—spaces that define her and that she has lived in.
Sara’s invitation is to reflect on the bond between past and present and to celebrate the intrinsic beauty of past experiences, acknowledging their lasting impact on who we are.








Sara De Santis
@sssaradesantis

Sofia Giuntini
www.sofiagiuntini.com
@sofiagiuntini.raw